Consiglio Orientativo

Cos’è il consiglio orientativo? Il Consiglio Orientativo o Consiglio di Orientamento[1] , che costituisce la sintesi dell’intero percorso di orientamento della scuola secondaria di I grado, è un documento stilato dai Consigli di Classe delle Terze nell’ambito di una riunione del Consiglio di Classe a ciò espressamente dedicata nel mese di dicembre e viene consegnato e discusso con le famiglie in occasione dei ricevimenti generali di fine I quadrimestre, nello stesso mese di dicembre, in vista delle delle iscrizioni alla scuola secondaria di II grado che di solito si aprono nel mese di gennaio.

Cosa rappresenta? E’ un documento importante perché rappresenta un momento di riflessione condivisa tra tutti i docenti del Consiglio di Classe sull’intero percorso di ogni studente e costituisce, per i ragazzi e le loro famiglie, una guida, un punto di riferimento, nel momento della scelta del futuro percorso di studi.

 Il Consiglio Orientativo, che non è un giudizio vincolante[2] ma appunto un “consiglio motivato”, può essere accolto come utile e significativo quando la scuola dimostra un’elevata conoscenza della realtà dell’istruzione  secondaria di II grado e quando la sua elaborazione è realizzata e periodicamente verificata insieme agli alunni e alle loro famiglie.

E’ necessario quindi che ragazzi, famiglie e docenti del Consiglio di Classe costruiscano insieme un progetto formativo che sia un valido supporto alla motivazione anche nei momenti di maggiore criticità, primo fra tutti proprio il momento della scelta della scuola superiore.

Qual è la finalità? Il Consiglio orientativo formulato dagli insegnanti del Consiglio di Classe dà un’indicazione non solo del percorso di studi (Istituto Tecnico, Istituto Professionale, Liceo),  ma anche del singolo indirizzo consigliato, elaborando e rendendo esplicita una sintesi tra le attitudini, gli interessi, le potenzialità e le reali possibilità lavorative esistenti, per valorizzare il percorso di ogni studente.

Quali sono i criteri utilizzati nell’Istituto IC5 per elaborare il consiglio orientativo?  Il Consiglio orientativo adottato presso l’Istituto Comprensivo 5  è strutturato sulla base delle indicazioni recepite anche attraverso diversi momenti informativi e formativi organizzati dalla Provincia di Bologna[3] e tiene conto dell’osservazione del percorso dello studente nell’intero triennio della scuola  secondaria di I grado in base ai seguenti indicatori[4]:

  1. Metodo di studio maturato nel corso del triennio, rilevabile dal lavoro svolto in classe e a casa: Cioè il livello di autonomia acquisito nel lavoro a scuola e a casa, la capacità di tenuta rispetto agli impegni scolastici, la capacità di organizzare tutte le attività da svolgere in funzione dei tempi stabiliti, nonché la capacità di valutare autonomamente i risultati del proprio lavoro.
  2. Metodo di lavoro osservato in situazioni concrete, cioè in attività di laboratorio svolte durante il triennio: si intende il livello di precisione e di organizzazione rispetto al compito assegnato, il livello di manualità acquisita, la creatività che ciascuno è in grado di esprimere e la capacità di trovare soluzioni originali per le situazioni presentate, nonché la capacità di collaborare nel gruppo.
  3. Stile di apprendimento prevalente, rilevato nel corso del tre anni: cioè se si riscontra uno stile di apprendimento prevalentemente formale e astratto o prevalentemente operativo e concreto.
  4. Risorse personali maturate dallo studente per affrontare un nuovo contesto scolastico: cioè il saper riconoscere e rispettare le regole, anche quelle di comportamento, la capacità di comunicare in modo adeguato rispetto alle diverse situazioni, il sapersi relazionare con i compagni e con gli insegnanti,  la capacità di reagire attivamente in un momento critico della vita scolastica e il sapersi attivare per trovare una soluzione ai diversi problemi che incontra.
  5. Risultati raggiunti rispetto alla disciplina (considerati rispetto al singolo alunno e non rispetto agli obiettivi generali): cioè le discipline in cui l’alunno ha raggiunto risultati più soddisfacenti e le discipline in cui invece si evidenziano maggiori difficoltà.
  6. Preferenze di studio mostrate dall’alunno nel corso del triennio: cioè le aree disciplinari per cui l’alunno mostra maggiore interesse e predisposizione.
  7. Atteggiamento dello studente rispetto alla scelta scolastica: cioè il livello di coinvolgimento e di motivazione che ha dimostrato nel percorso di scelta, se si riscontra una forte divergenza di visioni nella scelta tra l’alunno e la propria famiglia, oppure tra l’alunno e i docenti del suo Consiglio di Classe, se l’alunno manifesta un forte interesse per un rapido inserimento nel mercato del lavoro (anche nel senso che percepisce negativamente l’obbligo formativo fino ai 18 anni).

[1] Obbligatorio e introdotto nella scuola italiana già dal D.P.R. n. 362 del 1966, nel quale si legge: “il Consiglio di Classe esprime, per gli ammessi all’esame, un consiglio di orientamento sulle scelte successive dei singoli candidati, motivandolo con un parere non vincolante. Tale consiglio dovrà essere verificato in sede di esame”.

[2] Come ribadito nell’ O. M. n.90/2001 e nell’all.C del D.Lgs. n. 59/ 2004

[3] Seminari formativi: “Il percorso di scelta – tra crescita della persona, consiglio orientativo e percorsi scolastici possibili” del 20/11/2013; “formulazione del Consiglio Orientativo”, il 21/11/2012; “Orientamento formativo e didattica”, il 3/11/2011

[4] Consultabili anche sul sito web Portale Orientamento della Provincia di Bologna al link:  http://www.portaleorientamento.provincia.bologna.it/libri.asp?idc=36

Pubblicato: 9 Aprile 2021 - Revisione: 23 Ottobre 2023

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